In questo luogo di nascita originale, dove si leva il canto di lingue e culture, sento una voce di oud e vetiver. Un mormorio di bergamotto e geranio. Davanti a me, paesaggi infiniti. Deserti, prati, patchouli, laghi, oceani, zafferano, cespuglio, muschio, pompelmo, cedro, savane, mangrovie, cardamomo, muschio e cumino. Tra stagioni secche e stagioni piovose, intravedo un sentiero. Assisto a un ballo. Un balletto di abiti e criniere, zampe e squame, cuoio, cuoio, cuoio. Felini, giraffe, coccodrilli, antilopi, elefanti, iniziano una vigile coreografia. Risuona un nuovo canto, ascolto il ritornello di un continente.